Prodotto dalla Groucho Film per la casa discografica Mercury/Universal Music, il videoclip della canzone "Stella cometa" di Jovanotti andrà in onda in anteprima domenica 5 dicembre su Rai Uno (ore 23.30) nell’ambito di un esclusivo special dedicato a Jovanotti.
La presentazione del videoclip di "Stella cometa" è corredata da un’intervista a Jovanotti realizzata in occasione del concerto di Perugia (30 novembre) del "Capo Horn Tour 1999”.
"Stella cometa" è il terzo singolo (dopo "Per te" e "Un raggio di sole") estratto dall’album "Capo Horn": a gennaio verrà pubblicato e messo in vendita un nuovo Cd singolo di "Stella cometa" che conterrà anche la versione in arabo cantata da Nabil Salameh dei Radiodervish e la versione nella quale Lorenzo duetta con l’artista palestinese.
Ecco come Lorenzo presenta il suo nuovo videoclip:
"Mi entusiasmava l’idea di salutare il millennio vecchio e di iniziare quello nuovo con un segnale forte, simbolico, emblematico, semplice e universale. Gerusalemme era il posto giusto, proprio lì dove tutto è cominciato. Ritrovarsi lì a raccontare una storia d’amore, di un amore di oggi, un amore possibile, quello fra un giovane palestinese e una ragazza ebrea con intorno il panorama della spianata del Tempio. Il tutto "doppiato" in un’altra lingua, in un’altra terra, con un altro panorama, ma con la volontà, la necessità di "tradurre" quell’amore nuovo, fresco, che i grandi non possono capire, forse non possono perdonare, forse ne hanno tutte le ragioni ma l’amore non ha ragioni, non si può fermare.
Ho raccontato questa idea ad Ambrogio, il regista di quasi tutti i miei video, e lui l’ha sviluppata ed è partito per filmarla. Intanto grazie alla collaborazione dei Radiodervish e del loro cantante mi era arrivata questa versione in arabo di "Stella cometa" che se la cantasse Khaled diventerebbe un successo internazionale (ma non è detto che anche così…). Insomma abbiamo fatto questo video e alla fine il risultato mi sembra eccezionale, più di quello che mi aspettavo, una serenata ai tempi che verranno. È un video semplice (ma non lo dite alla casa discografica che ha sborsato un sacco di soldi per realizzarlo) che racconta una storia d’amore.
Questo è il mio augurio personale di buon millennio alla nostra civiltà.
Lorenzo Jovanotti”
"Stella cometa" è il terzo singolo (dopo "Per te" e "Un raggio di sole") estratto dall’album "Capo Horn": a gennaio verrà pubblicato e messo in vendita un nuovo Cd singolo di "Stella cometa" che conterrà anche la versione in arabo cantata da Nabil Salameh dei Radiodervish e la versione nella quale Lorenzo duetta con l’artista palestinese.
Ecco come Lorenzo presenta il suo nuovo videoclip:
"Mi entusiasmava l’idea di salutare il millennio vecchio e di iniziare quello nuovo con un segnale forte, simbolico, emblematico, semplice e universale. Gerusalemme era il posto giusto, proprio lì dove tutto è cominciato. Ritrovarsi lì a raccontare una storia d’amore, di un amore di oggi, un amore possibile, quello fra un giovane palestinese e una ragazza ebrea con intorno il panorama della spianata del Tempio. Il tutto "doppiato" in un’altra lingua, in un’altra terra, con un altro panorama, ma con la volontà, la necessità di "tradurre" quell’amore nuovo, fresco, che i grandi non possono capire, forse non possono perdonare, forse ne hanno tutte le ragioni ma l’amore non ha ragioni, non si può fermare.
Ho raccontato questa idea ad Ambrogio, il regista di quasi tutti i miei video, e lui l’ha sviluppata ed è partito per filmarla. Intanto grazie alla collaborazione dei Radiodervish e del loro cantante mi era arrivata questa versione in arabo di "Stella cometa" che se la cantasse Khaled diventerebbe un successo internazionale (ma non è detto che anche così…). Insomma abbiamo fatto questo video e alla fine il risultato mi sembra eccezionale, più di quello che mi aspettavo, una serenata ai tempi che verranno. È un video semplice (ma non lo dite alla casa discografica che ha sborsato un sacco di soldi per realizzarlo) che racconta una storia d’amore.
Questo è il mio augurio personale di buon millennio alla nostra civiltà.
Lorenzo Jovanotti”
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